venerdì 31 luglio 2015

Le tinture

Cambiare il colore ai propri capelli è un'abitudine molto diffusa, sebbene fino a qualche anno fa le tinture venissero considerate in modo negativo; rendevano i capelli più fragili.


Oggi, però, non è più così. L'industria cosmetica è, infatti, in grado di garantire prodotti che ne riducono l'effetto aggressivo:

- a base di sostanze idratanti, protettive, nutrienti (come gli acidi della frutta estratti, per esempio, da uva, mele, limoni), che stimolano il ricambio cellulare favorendo la ricrescita e ristrutturano i fusti, rinforzandoli;

- a base di vitamina B3, che rinforza, e vitamina B6, che sollecita il metabolismo della cheratina e mantiene elastici i capelli;

- arricchiti con fruttosio, uno zucchero che contribuisce al trasporto dei nutrienti alle cellule;

- contenenti estratti tè verde, ricco di vitamina E, che contrasta la formazione di radicali liberi. 

Ciò nonostante, vale sempre la regola di non eccedere nell'uso delle tinture, perché comunque a lungo andare tendono ad indebolire il capello.
Dopo aver applicato la tintura bisogna sciacquarsi con estrema cura: eventuali tracce residue del preparato, infatti, possono provocare irritazione e desquamazione al cuoio capelluto e penetrare sottocute e danneggiare il bulbo.
Dopo aver modificato il colore della chioma è preferibile non utilizzare prodotti per lo styling, per esempio lacca o schiuma fissativa, contenente alcol.

I lavaggi e la luce sbiadiscono a mano a mano il colore; per rallentare questo processo si possono utilizzare shampoo speciali e altri cosmetici che lo proteggano, mantenendolo inalterato più a lungo. 

In commercio si trovano tinture di ogni tipo con cui è possibile cambiare il proprio colore in quello che si è sempre desiderato, coprire i capelli bianchi, regalarsi riflessi, colpi di luce, striature, eccetera. 
Per avere le migliori garanzie è sempre meglio utilizzare prodotti di buona marca, che vengono sottoposti a test di laboratorio prima di essere messi in vendita e non contengono sostanze tossiche. 
Malgrado ogni cura, è possibile una reazione allergica che può manifestarsi con prurito, rossore, desquamazione e anche piccole croste. Prima di usare questi prodotti è quindi consigliabile fare una prova applicandone una goccia sulla pelle e lasciandovela per una decina di minuti: se la pelle si arrossa, prude o comunque si irrita, è meglio provare una marca differente.

Evitate comunque di usare tinture in caso di problemi al cuoio capelluto (irritazioni, dermatiti, ferite).

Si possono scegliere tre diversi tipi di tinture:

- lo shampoo colorante o la lozione a breve termine

Lo shampoo modifica il colore di qualche tono mentre lava i capelli e copre quelli bianchi se non sono troppo numerosi. La lozione, invece, si applica dopo uno shampoo tradizionale. Si lascia agire per circa un quarto d'ora, e poi si risciacqua. 
Entrambe sono colorazioni blande che colorano la parte esterna superficiale dei capelli e, non penetrando al loro interno, non ne alterano la struttura; quindi il rischio di inaridimento o di altri danni è molto limitato. Basta poi qualche lavaggio per tornare al proprio colore naturale.

- la tintura semipermanente

Di solito è una crema di facile applicazione, composta da coloranti miscelati con particolari solventi che ne aumentano la capacità fissativa, in grado di rendere la tinta più intensa. La sua azione è superficiale e il colore rimane sui capelli per 2/3 settimane. E' un tipo di tintura che non contiene né ammoniaca, né sostanze ossidanti, tranne che per qualche preparato schiarente che ha nella formula acqua ossigenata a basso volume. 

- la tintura a lunga durata o permanente

Questo prodotto permette di cambiare radicalmente la tinta dei capelli, perché ne modifica il colore in profondità; penetrando nel fusto ne "distrugge" completamente il pigmento naturale, così da permettere al nuovo colore di fissarsi al posto del primo. Le tinture permanenti contengono ammoniaca, che apre le squame del capello e penetra nel fusto, e acqua ossigenata, che ossida e altera la melanina. Quando le squame si richiudono, il colorante, che è insolubile, resta prigioniero all'interno del capello, cioè si fissa.

La possibilità di allergie riguarda quasi esclusivamente questo tipo di tinture. Durante il tempo di posa, alcune molecole passano attraverso la cute e penetrano nella radice del capello. Se l'organismo le percepisce come "nemiche" si scatena una reazione allergica.

Quando fate una tintura permanente, dopo l'ultimo risciacquo è indispensabile un impacco di balsamo, che ristrutturi i capelli, li ammorbidisca e li renda lucenti. E comunque sconsigliata se avete capelli sfibrati, molto fini e già stressati.

- le tinture naturali, che sono assolutamente innocue, ma non offrono molta varietà di colori

Il colorante di origine vegetale più noto è l'hennè. Si tratta di una polvere ricavata dalle foglie di henna, un arbusto subtropicale diffuso in Africa e in Asia, che in autunno sono pigmentate di rosso-arancio, mentre in primavera sono incolore, ma ricche di acido tannico dalle proprietà curative. Si usano quelle autunnali per colorazioni o riflessi, e le altre per impacchi ristrutturanti. 
Non dovrebbe causare irritazione cutanea, ma può, in rari casi, provocare una reazione allergica. 
L'hennè conferisce riflessi rossorame ai capelli ma oggi lo si può anche trovare in preparati che, integrati con altri coloranti sintetici, danno tinte diverse. Se applicato sui capelli già decolorati o trattati con una permanente, può dare un risultato ben diverso dalle aspettative. Bisogna attendere qualche mese dopo l'ultima decolorazione prima di utilizzarlo.
L'hennè comunque ristruttura e rinforza il capello, quindi non lo danneggia ma tende a renderlo più secco. 

Per quanto riguarda le altre tinture naturali reperibili in commercio, si tratta in genere di preparati a base di pigmenti ricavati dalle piante (camomilla per schiarire, mallo di noce per sfumature castane, rabarbaro o curcuma per tonalità dorate) che di solito non danneggiano i capelli.

Tinture naturali da preparare in casa

E' possibile tingersi i capelli, o dare loro qualche riflesso, realizzando da soli i preparati.
La gamma di colori che si possono ottenere è molto limitata ma i capelli non risentiranno in modo negativo del trattamento.



Tonalità bionda 
Per schiarire di 1/2 tonalità i capelli, applicate dopo lo shampoo un'emulsione preparata con il succo di mezzo limone e una tazza di acqua tiepida. Lasciate agire per circa 10 minuti, quindi sciacquate. 
Questo preparato non deve essere utilizzato se i capelli sono secchi, perché li inaridisce ulteriormente e li rende opachi. 

Dopo lo shampoo e risciacquo, versate sulle chiome una tazza di infuso tiepido di camomilla. Se i capelli sono secchi, miscelate l'infuso con del balsamo, lasciate in posa per 15 minuti e poi sciacquate. 











Per scurire di 1/2 toni
Dopo lo shampoo, versate sui capelli una tazza di tè e lasciate agire per 10 minuti, quindi sciacquate e applicate il balsamo, per evitare che i capelli si inaridiscono.








Tonalità rossa

Miscelate polvere di henné, che si trova in tutte le erboristerie, con acqua, fino ad ottenere un impasto cremoso. Applicatelo con uno spatola sui capelli inumiditi e coprite con una pellicola trasparente. Dopo 30-60 minuti lavate la chioma con uno shampoo delicato, poi applicate un balsamo o un impacco ristrutturante e nutriente. Infine, sciacquate molto bene. 




Per avere riflessi dorati
Emulsionate un tuorlo d'uovo in poca acqua, e applicate dopo lo shampoo per 10 minuti.
Sciacquate più volte per evitare che resti un odore sgradevole.

Per avere riflessi luminosi
Un risciacquo finale con acqua e aceto bianco dà lucentezza al colore naturale dei capelli, ma non usato troppo spesso, perché li rende secchi. 

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