venerdì 26 giugno 2015

Come lavare i capelli

Apprendere bene le regole principali per lavare i capelli è fondamentale per poterli preservare e mantenere lucidi e in salute.


Frequenza

I lavaggi frequenti non indeboliscono i capelli nemmeno ne facilitano la caduta. Ci sono situazioni in cui la frequenza dei lavaggi aumenta. Capita per esempio al mare o dopo aver fatto sport. Nelle grandi città, dove il tasso di inquinamento atmosferico è elevato, le particelle che compongono polveri e smog si depositano sul capello e il sebo fa da collante, con il risultato di rendere i capelli untuosi.
Oggigiorno con gli shampoo poco aggressivi e dolci potremmo lavare i capelli quando ce ne sarà bisogno, senza esagerare e senza lavarli quando non è il caso. Tuttavia è opportuno lavarli appena si avverte prurito al cuoio capelluto.

Le regole principali per lavare beni i capelli sono poche ma molto importanti e possono contribuire alla bellezza e alla salute dei capelli.

- bagnare i capelli con acqua tiepida e fredda

- dopo aver ben inumidito i capelli, diluire un po' di shampoo nel palmo della mano e distribuire delicatamente

- pulire i capelli delicatamente, evitando di graffiare o strofinare in modo vigoroso

- risciacquare abbondantemente con acqua tiepida, assicurandosi di eliminare i residui di schiuma

- asciugare con phon ad una distanza di almeno 30 cm

- non strofinare troppo energicamente con l'asciugamano

- non mescolare due shampoo diversi

- l'ultimo risciacquo va fatto con acqua fredda

Shampoo


La funzione principale di uno shampoo è quella di pulire capelli e cuoio capelluto rimuovendo le particelle di sebo e lo sporco, rendendo le chiome morbide, leggere e facilmente pettinabili. I due fattori più importanti per scegliere lo shampoo sono la qualità dei tensioattivi presenti nella sua composizione, cioè la sua base lavante, e il conseguente buon risultato cosmetico che ci dovremmo aspettare dopo il lavaggio.

Le basi lavanti usate più frequentemente sono i SLS (sodium lauryl sulfate) e SLES (sodium laureth sulfate). 
L'utilizzo di questi due tensioattivi è dovuto alla capacità di fare molta schiuma. Sono due schiumogeni che a dosaggi elevati possono essere aggressivi e irritanti. Se usati in maniera eccessiva, infatti, sgrassano troppo il cuoio capelluto, indebolendo le difese naturali.

Scegliere lo shampoo migliore ci farà forse spendere qualche euro in più, ma ci garantirà la salute di pelle e capelli. Bisogna anche sottolineare che il prezzo elevato di uno shampoo non ne garantisce la qualità.



Cosa valutare in uno shampoo?

- tensioattivi non aggressivi

- risultati cosmetici (luminosità, pettinabilità, morbidezza)

- sostanze idratanti 

- sostanze antiseborroiche 

- sostanze cheratolitiche (come per esempio zolfo colloidale, acido acetisalicilico)

- sostanze antimicotiche (come per esempio ketoconazolo)

- sostanze antinfiammatorie (acido acetisalicilico, aloe vera, ecc..)

- sostanze antiossidanti (come per esempio vitamina E, zinco, rame, peptidi, ecc...)

Una volta scelto lo shampoo, dopo i primi lavaggi, i capelli dovrebbero diventare più morbidi e lucenti. Se, al contrario, i risultati non saranno soddisfacenti, l'unica strategia è quella di provare altri prodotti finché non troverete quello più adatto. 

Shampoo secco 


Se i vostri capelli sono un disastro e non avete tempo di lavarli in casa, o tanto meno di andare dal parrucchiere, lo shampoo secco, può essere una soluzione, ma è da limitare alle emergenze, perché non deterge e può irritare il cuoio capelluto. Si tratta di uno spray che contiene un prodotto in polvere da vaporizzare sulla cute e in grado di assorbire lo sporco e il sebo in eccesso presenti sui capelli e sulla cute. 
Da vaporizzare solo dove necessario (di solito: frangia, ciuffo, parte anteriore della testa) mantenendo una distanza di 15-20 cm. Lasciatelo agire per un paio di minuti ed eliminate i residui spazzolando i capelli più volte a testa in giù.


Nessun commento:

Posta un commento